venerdì 20 luglio 2012

IL "VIA" AL RINNOVO FLOTTA TIRRENIA!
Rinnovo della flotta, sarà questo il primo passo da fare per la nuova Tirrenia, a seguito della privatizzazione da parte di Cin. Ad annunciarlo Vincenzo Onorato, patron di Moby, come si legge su Il Sole-24 Ore di oggi. "Il mio pensiero va alla Sardegna - ha detto Onorato -, che doteremo di efficienti collegamenti sul porto di Cagliari a lungo trascurato, ma anche agli equipaggi, ai quali dobbiamo assicurare continuità e sicurezza". Le mosse che interessano la flotta vedranno subito l'uscita di 5 navi, che andranno in demolizione, tre sono della classe Strade romane (aurelia clodia e nomentana), più i traghetti Lazio e Toscana, saranno sostituite da tre unità nuove a noleggio, due sono di Minoan (olympia palace e europa palace, in foto) e l'altra è la Moby Tommy.
le due unità minoan attualmente stanno venendo a messina per il camio livrea e per la "perrsonalizzazione" da parte di tirrenia.
L'operazione di acquisizione di Tirrenia ha un valore, sotto il profilo contrattuale, di 380 milioni. A Cin è stato accordato un differimento del pagamento della parte da versare cash, ossia anziché 200 milioni cash e 180 in tre tranche successive, Cin verserà circa 150 milioni subito, il resto nelle tre tranche successive. Mercoledì scorso è stata firmata la convenzione per le sovvenzioni statali sulle rotte di servizio pubblico (garantisce 72 milioni annui per 8 anni a Tirrenia).

domenica 15 luglio 2012

TRENO DERAGLIA A ANZOLA EMILIA
BOLOGNA - Secondo i primi accertamenti sarebbe stato un problema ad un deviatore, per un guasto tecnico o forse per un errore umano, a far finire a quasi 140 km/ora il convoglio su una linea destinata a treni merci, che in quel punto procedono al massimo a 70 km all' ora. Il treno, sei carrozze più il locomotore, si è inclinato di circa 45 gradi sulla massicciata, la motrice posteriore si è staccata e tutti i vagoni sono usciti dal binario.

Il 2855 Voghera-Rimini, composto da sei carrozze più il locomotore, è 'sviato' intorno alle 9.30 di sabato, uscendo dai binari poche centinaia di metri prima di superare la stazione di Lavino di Mezzo, e un quarto d'ora prima di arrivare a Bologna. Si è inclinato di circa 45 gradi sulla massicciata, la motrice posteriore si è staccata e tutti i vagoni sono usciti dal binario. Fra viaggiatori, macchinista e capotreno, sono 26 le persone rimaste ferite, quasi tutte in modo piuttosto lieve. Tranne un 'codice 2', che indica la media gravità, per un passeggero ricoverato con un sospetto trauma toracico, gli altri sono stati medicati e dimessi dai vari ospedali: dieci al Maggiore, otto al Sant'Orsola, quattro al Rizzoli, quattro a Bazzano. Quando il treno è uscito dai binari, raccontano i testimoni, a bordo si è scatenato il panico. «Da 12 anni in Ferrovia, è la prima volta che vedo una cosa del genere», spiega Vincenzo Contini, ferroviere di 36 anni che era sull'interregionale per andare in vacanza con la moglie, i due figli (uno è tra i contusi) e un nipotino. «Il treno ha cominciato a sbattere, poi c'è stato un gran polverone e si è leggermente inclinato. La gente era molto spaventata, ho cercato di far mantenere la calma. Ho fatto scendere le persone dal lato interno, per evitare che potessero essere investite da altri treni di passaggio. Poi sono arrivati i soccorsi.» Sul luogo dell'incidente - ha fatto sapere l'Ausl - in un quarto d'ora sono intervenute sei ambulanze (la prima dopo 8 minuti 40 secondi), un'automedica e l'elicottero del 118. Per soccorrere i viaggiatori e coordinare gli interventi sono arrivati carabinieri (presente anche il comandante provinciale col.Alfonso Manzo) e agenti della Polfer, oltre a volontari della Protezione civile coordinati dalla Prefettura di Bologna, che hanno portato acqua e cibo per le persone alle prese anche con il grande caldo. Poco dopo le 11 sono arrivati i primi pullman e alle 12.15 tutti i passeggeri dell'interregionale, assistiti da personale delle Fs, hanno lasciato la piccola stazione di Lavino su altri convogli o a bordo di bus che li hanno portati a Bologna, qualcuno in taxi. La circolazione ferroviaria è rimasta temporaneamente interrotta fra Castelfranco Emilia e Lavino, con cancellazioni di treni e ritardi fino a 60 minuti, scesi a circa 15 nel primo pomeriggio. Sulla linea Alta Velocità Milano-Bologna il traffico è invece sempre stato regolare. Per fare luce sulle cause dello 'sviamentò la Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di disastro ferroviario colposo. Del fascicolo si occuperà il Pm Francesco Caleca, che ha affidato gli accertamenti alla Polfer. La pista più accreditata è quella di un problema tecnico a uno scambio, come già in mattinata sul luogo dell'incidente ha anticipato il dirigente Polfer dell'Emilia-Romagna, Sandro Giuliano: «Probabilmente c'è stato un problema ai deviatori. Il treno è uscito dal binario e ha invaso la massicciata, ma per fortuna è rimasto in asse. È andata bene», ha concluso, incrociando le dita e aggiungendo che ci sono molti danni pure a massicciata e traversine. Anche secondo la ricostruzione fatta alle forze dell'ordine dal macchinista (un 34enne di Piacenza rimasto a sua volta contuso a una spalla), lo 'sviamentò sarebbe avvenuto subito dopo lo scambio tra la cosiddetta linea storica e la linea di cintura: il treno doveva proseguire dritto e invece ha imboccato senza rallentare la linea di cintura, riservata a treni merci che procedono a velocità più basse. Quello scambio, a quanto pare, va superato al massimo a 70 km orari. Dai primi accertamenti sarebbe invece escluso un problema al locomotore, un 'E.464' di ultima generazione. Secondo il dirigente della Polfer, le indagini puntano a capire se il malfunzionamento del deviatore sia dipeso da un guasto tecnico o da un errore umano. È stato confermato che lungo la tratta dove è avvenuto l'incidente c'erano stati alcuni lavori di manutenzione: tra i punti da chiarire c'è anche un eventuale nesso fra questi interventi e il problema al deviatore. 

giovedì 12 luglio 2012


DIARIO DI VIAGGIO
VIAGGIO SU MOBY WONDER E AKI
ANDATA: maercoledì 4 luglio mi reco al porto di piombino con largo anticipo... dovrò stare ad attendere la nave per più di 3 ore!
alle 13.30 circa.. col solito ritardo di un ora arriva la wonder . imbarcando alle 14 mi accorgo che c'è molta gente... anche sulle navi che fanno la piombino prtoferraio. salito a bordo mi metto allo show lounge e "parcheggio mia madre". alle 14.30 esco sul ponte 9 e ammiro la partenza da piombino... incrociamo il moby bastia e usciamo quasi in parallelo con la toremar marmorica. usciti dal porto incontriamo una serie di ondine di maestrale che poi verso la corsica ci vengono in poppa (grecale). ammiro la isole d'elba, pianosa e montecristo e poi rientro. esploro la nave... compro una settimana enigmistica e faccio qualche rebus o cruciverba. alle 6 e mezza si intravede la sardegna. facciamo il nostro ingresso al faro antico (altezza di golfo aranci) alle 7 e 30... esco e osservo i gabbiani in cerca di cibo e il tramonto... alle 8.30 attracchiamo e sbarchiamo. nel porto di olbia ci sono la drea, la splendid la scintu e la nuraghes.
RITORNO: alle 7.30 del mattino sono in porto a olbia e vedo arrivare la aki proveniente da livorno. pochissima gente è nel piazzale ma in compenso almeno 600 auto sbarcano dalla nave! alle 8 puntuali partiamo con una fantastica alba...attraversando il golfo di olbia vediamo la mega 3 ferma a golfo aranci e la otta che entra in porto a olbia, proveniente da genova. la navigazione procede con mare abbastanza calmo ma con forte vento di maestrale. mangio un ottimo panino e verso le 11.30 mi reco sul ponte esterno per vedere dove siamo. si intravede l'isola di montecristo... quindi penso che per le 12.30 non si riesca ad arrivare. infatti all'1 passiamo l'elba e all'1 e 30 facciamo il nostro ingresso a piombino! corcondati come sempre dalle piccole navi x l'elba. nonostante il ritardo (cosa sempre capitata con moby xD) i viaggi sono stati piacevolissimi
VOTI
  • puntualità 7
  • servizi a bordo 9
  • comfort 9
  • equipaggio 9
  • pulizia 8

mercoledì 11 luglio 2012

RECUPERO COSTA CONCORDIA
Hanno preso il via all'Isola del Giglio le operazioni di rimozione dello scoglio conficcato sul fianco della Costa Concordia: 140 tonnellate di roccia strappate dall'isolotto de Le Scole che la notte del 13 gennaio scorso provocarono uno squarcio di circa 70 metri sul lato sinistro della nave. 
 
Le operazioni, condotte col motopontone Cosentino dal Consorzio di imprese Titan Micoperi, prevedono il sezionamento orizzontale della roccia in tre parti. Su ogni sezione verranno realizzati dei fori sulla linea orizzontale di taglio dove saranno applicate delle apparecchiature in grado di far staccare la roccia. A quel punto saranno fissati dei maniglioni su ciascuna sezione con dei ganci che, attaccati alla gru, la toglieranno dallo scafo.
I lavori saranno terminati entro un paio di giorni poi almeno un pezzo di scoglio sarà donato, da parte di Costa Crociere, al Comune di Isola del Giglio che potrebbe decidere di riportarlo nel suo luogo di origine per farne un monumento ai caduti del naufragio.

lunedì 9 luglio 2012

MOBY, SALTA ROTTA PER PORTO TORRES FAVORENDO OLBIA.

quando sono arrivati alla banchina di Porto Torres non hanno trovato la nave Moby che alle 20.30 avrebbe dovuto portarli a Genova. Il collegamento era saltato perché qualche ore prima la “Corse” era stata dirottata su Olbia per sostituire un’altra imbarcazione in avaria. Alcuni passeggeri hanno protestato, ma per la gran parte erano stati avvertiti via sms nel corso della giornata. La “Corse” infatti era stata indirizzata verso il porto gallurese in mattinata.
Una parte dei viaggiatori ha potuto raggiungere Olbia a bordo degli autobus noleggiati da Moby, e salpare da lì alla volta della Liguria. Altri invece hanno preferito partire da Porto Torres “riprotetti” sulla nave Tirrenia, sempre delle 20.30. Per l’imbarco è bastato presentare il biglietto emesso da Moby, che grazie all’accordo tra le compagnie era valido anche sul traghetto Tirrenia.
Fin dal mattino Moby aveva informato la Capitaneria di Porto della necessità di far saltare la corsa serale per Genova per spostare il traghetto “Corse” a Olbia, scalo che è stato privilegiato dalla compagnia rispetto a quello di Porto Torres. Nel corso della mattinata - «come il regolamento prevede», sottolineano dal call center Snav - i passeggeri hanno ricevuto sui loro cellulari gli sms che li avvisavano della cancellazione e indicavano le due opzioni, viaggiare su bus fino a Olbia e da lì partire per Genova oppure salire a bordo del traghetto Tirrenia. Ma qualcuno non ha ricevuto il messaggio e quando è arrivato in porto si è trovato disorientato. «Non ci sono stati problemi particolari - spiegano dalla Capitaneria - pochi viaggiatori hanno atteso la Moby in banchina prima di salire sull’altra nave».

domenica 1 luglio 2012

AEREO MERIDIANA CONTRO UCCELLI A LAMPEDUSA: BLOCCATI COLLEGAMENTI CON LA SICILIA
PALERMO - Sono stati cancellati tutti i voli da e per Lampedusa a causa di un problema tecnico all'aeromobile della Meridiana dovuto all'impatto con uno stormo di volatili durante il decollo nell'isola delle Pelagie. I passeggeri sono stati fatti sbarcare . Bloccati dunque i voli delle 10,20 e delle 20 dall'isola e quello delle 18 da Palermo. Anche quello di domani da Palermo delle 8,20 sarà cancellato.
DISAGI - Ancora code e disagi all'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo per alcuni passeggeri di Wind jet che erano diretti la notte scorsa a Roma e stamattina a Rimini. I problemi sono iniziati ieri sera dopo che l'aereo diretto nella capitale è decollato ed è poi rientrato per un problema tecnico. Il volo è stato cancellato. La maggior parte dei 98 passeggeri sono rimasti nello scalo in attesa del primo aereo disponibile. La Gesap, che gestisce l'aeroporto, ha ospitato le famiglie con i bambini distribuendo acqua e merendine. Stamattina non tutti sono riusciti a partire per Roma.
PROTESTE - Una quarantina di persone ha protestato davanti ai banconi della compagnia. A loro si sono aggiunti, nelle lamentele, altri 98 passeggeri che stamattina sarebbero dovuti partire alle 6.50 sempre con un volo della Wind jet diretto a Rimini.